Stima dei rifiuti radioattivi nel Deposito Nazionale
[art. 27. comma 2, lettera a) del D.lgs. n.31 2010]
Secondo la stima attuale, nel Deposito Nazionale saranno conferiti circa 98.000 metri cubi di rifiuti radioattivi. Di questi, circa 84.000 metri cubi sono rifiuti radioattivi di molto bassa e bassa attività destinati allo smaltimento. I restanti circa 14.000 metri cubi sono rifiuti a media e alta attività che verranno stoccati temporaneamente in vista del loro smaltimento in un deposito geologico. Una piccola percentuale di questi, 400 metri cubi, è costituita dal combustibile non riprocessabile e dai residui vetrosi del riprocessamento all’estero del combustibile irraggiato (rifiuti ad alta attività).
Il Decreto Legislativo 31/2010 fa riferimento alla classificazione dei rifiuti radioattivi allora vigente (ex Guida Tecnica n. 26 dell’ENEA-DISP) e indica che sono destinati allo smaltimento nel Deposito Nazionale i rifiuti radioattivi a bassa e media attività, mentre sono destinati all’immagazzinamento nello stesso, a titolo provvisorio di lunga durata, i rifiuti ad alta attività.
Successivamente, con Decreto Ministeriale 7 agosto 2015 “Classificazione dei rifiuti radioattivi, ai sensi dell’Art. 5 del Decreto Legislativo 4 marzo 2014 n. 45”, la classificazione nazionale dei rifiuti radioattivi è stata modificata, adeguandola agli standard internazionali.
In base a quest’ultima i rifiuti radioattivi destinati allo smaltimento sono denominati a molto bassa e bassa attività (VLLW-Very Low Level Waste e LLW-Low Level Waste), quelli destinati allo stoccaggio-immagazzinamento a titolo provvisorio di lunga durata sono invece denominati rifiuti radioattivi a media e alta attività (ILW-Intermediate Level Waste e HLW-High Level Waste).
Sogin ha elaborato la Stima d’Inventario dei rifiuti radioattivi da conferire al Deposito Nazionale utilizzando la recente classificazione prevista dal decreto ministeriale del 7 agosto 2015.
Tale stima quantifica i volumi dei manufatti di rifiuti già prodotti e condizionati, quelli prodotti e non ancora trattati e quelli che si stima di produrre in futuro e li suddivide in base a:
- destinazione finale, a seconda che siano conferiti al Deposito Nazionale per lo smaltimento (rifiuti di attività molto bassa e bassa attività) o per lo stoccaggio temporaneo (rifiuti di media e alta attività)
- settore di provenienza, distinguendo tra rifiuti energetici (di pertinenza Sogin) e non energetici. I primi derivano dall’esercizio e dal decommissioning degli impianti legati al ciclo elettronucleare (di pertinenza Sogin), mentre i secondi (altri) sono i rifiuti prodotti dai settori della ricerca, della medicina e dell’industria.
La Stima d’Inventario viene aggiornata periodicamente in base alle eventuali variazioni di diversi fattori come il trend di produzione dei rifiuti nel settore della medicina nucleare e della ricerca, le strategie adottate per il decommissioning degli impianti nucleari e per il trattamento o condizionamento dei rifiuti radioattivi.
Documentazione