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Fasi di vita del Deposito

​[art. 27, co. 2, lettera d) del D.lgs. 31/2010] 

Nel Deposito Nazionale saranno smaltiti i rifiuti radioattivi a molto bassa e bassa attività, il cui isolamento dall’ambiente deve essere assicurato per un periodo di circa 300 anni. Trascorso questo periodo, la radioattività dei rifiuti sarà decaduta a un livello tale da non generare impatti per la salute dell’uomo e per l’ambiente. 

Nel grafico si riporta a titolo esemplificativo il decadimento radioattivo del cesio-137 che rientra fra i radionuclidi con un tempo di dimezzamento di 30 anni, radionuclidi contenuti nei rifiuti a molto bassa e bassa attività che saranno smaltiti definitivamente nel Deposito Nazionale. 

Nell’arco di circa 300 anni la radioattività, misurata in becquerel (Bq), si riduce a un millesimo di quella iniziale.
Tempo di decadimento radioattivo del Cesio 137 

L’isolamento dei rifiuti è assicurato da più barriere ingegneristiche poste in serie, da un sistema di controllo delle eventuali acque raccolte e dalla barriera naturale costituita dalla geologia del sito. 

Le fasi di vita del Deposito Nazionale sono tre: esercizio, chiusura e controllo istituzionale. 

Fase di esercizio 

I rifiuti vengono ricevuti dal Deposito in forma già condizionata (manufatto, prima barriera), inseriti in un modulo di calcestruzzo speciale (seconda barriera) e quindi sistemati definitivamente all’interno di strutture speciali in calcestruzzo armato dette celle (terza barriera). Al termine del suo riempimento, ciascuna cella verrà sigillata e impermeabilizzata. 

La fase di esercizio avrà una durata di circa 40 anni. Nei primi anni saranno conferiti al Deposito i rifiuti derivanti dalle attività di smantellamento delle installazioni nucleari e successivamente quelli prodotti dalle attività medicali, industriali e di ricerca. 

Fase di chiusura 

Dopo il riempimento delle celle, si avvia la fase di chiusura, durante la quale sono previste la realizzazione della copertura multistrato, il progressivo allontanamento dei rifiuti a media e alta attività, lo smantellamento degli impianti utilizzati per lo smaltimento dei rifiuti a molto bassa e bassa attività e degli edifici di stoccaggio temporaneo dei rifiuti a media e alta attività. In questa fase sarà anche completata la rete di monitoraggio ambientale e radiologico. 

Fase di controllo istituzionale 

Terminato il riempimento, il Deposito Nazionale verrà chiuso ed entrerà nella fase di controllo istituzionale, durante la quale un sistema di drenaggio, installato sotto ciascuna cella, assicurerà la raccolta e il trattamento dell’acqua derivante da eventuali infiltrazioni o condense all’interno delle celle. 

La struttura sarà inoltre monitorata per prevenire intrusioni e assicurare la massima efficienza delle barriere e resterà operativa la rete di monitoraggio ambientale e radiologico. 

La fase di controllo istituzionale proseguirà per circa 300 anni, trascorsi i quali, grazie al decadimento della radioattività e sulla base di un’analisi di sicurezza di lungo periodo (Safety Assessment) si libererà il sito da vincoli di natura radiologica, rendendolo disponibile per altri usi. ​